Catturare l’umanità in tutte le sue sfumature, luci e ombre, attraverso il filtro dell’obbiettivo è la mia ambizione, sono un fotografo umanista che ha scoperto la propria vocazione grazie ad un percorso fatto di esperienze sul campo che hanno lasciato il segno.
Ma facciamo un passo indietro. Figlio di genitori baresi, sono cresciuto a Brindisi. Un bambino tranquillo, ma curioso, pacato, con grandi aspirazioni. Volevo diventare uno scienziato, biologo poi imparai a dire. Era il natale del ’91 ed ero un bambino di 9 anni, quando un regalo segnò il destino della mia vita. La zia mi regalò la mia prima macchina fotografica.
Questo fu l’inizio di tutto, intervallato da avvicinamenti e allontanamenti per “crearmi un futuro stabile”. Gli studi in Giurisprudenza, il lavoro nell’ambito del commerciale, distrazioni che per anni, nonostante tutto, non sono riuscite a spegnere la voce interiore che mi diceva di tornare al vero me, a quel bambino di 9 anni che passava le sue giornate a studiare la sua macchina fotografica e a scattare. Più ottenevo riscontri con il mio obbiettivo, man mano che arrivavano i contratti, più mi sentivo convinto di dovermi lasciare alle spalle “le distrazioni”.
Ed è così che ad un certo punto, ho accantonato definitivamente il mondo del posto fisso e mi sono immerso completamente nelle amate e imprevedibili acque della fotografia. La mia prima vera esperienza da professionista l’ho vissuta con l’Area Marina Protetta e Riserva Naturale dello Stato di Torre Guaceto. Il gioiello naturalistico che il mondo invidia all’Italia e del quale mi onoro di essere ancora il portavoce per immagini. Qui mi sono innamorato della natura ed ho deciso mettere la mia professionalità al suo servizio. Tanto è valso anche l’inizio della collaborazione con Greenpeace per le sue campagne e mostre di denuncia in favore dell’ambiente.
Poi, tra le tante esperienze, è iniziata un’altra fase della mia vita professionale, quella del fotografo tutor. Quasi per caso ho avviato il mio primo workshop e strada facendo ho scoperto la mia passione per l’insegnamento. Da qui è stato tutto un susseguirsi di eventi, di mostre, pubblicazioni, momenti di stallo e di grandi soddisfazioni. Ho iniziato a organizzare e guidare tour di fotografi amatori in Puglia e all’estero.
Nel 2023, dopo due anni di restrizioni e paure globali, è arrivata la terza svolta per la mia vita, la scoperta di chi sono davvero con il mio primo viaggio fotografico a Cuba. Mi unì al gruppo organizzato da Namaa Travel Photography, come secondo fotografo in capo, pensando che quella sarebbe stata un’altra bella esperienza, che ne sarai uscito arricchito, ma nulla di più, e invece. Invece, mi resi conto per la prima volta di quanto la quotidianità delle persone meriti di essere raccontata, di quanto le emozioni, le culture debbano essere capite, rispettate e narrate. Mi sono innamorato di Cuba e dei cubani per primi, poi è stata la volta dell’Albania, del Portogallo, di Germania, Francia, Spagna, Grecia e chissà in quante altre comunità potrò ancora perdermi. A Cuba ho capito di essere un fotografo umanista.
Sono il frutto di un sogno che ho provato ad accantonare, di tante capocciate e gioie impreviste. Mi faccio prendere dall’entusiasmo che muove ogni mio lavoro ed amo raccontare con la mia fotografia la vita di chi mi circonda, esseri umani, umani fino in fondo, come la mia fotografia.
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